
L’igiene orale non va in vacanza: come si forma il tartaro e come prevenirlo.
Tutti sappiamo che il tartaro è un nemico del sorriso.La sua presenza, infatti, favorisce l’insorgenza di carie e patologie parodontali, ragione per cui è necessario rimuoverlo periodicamente.
Ma che cos’è il tartaro? Come si forma? E perché rappresenta un fattore di rischio per la salute della nostra bocca?
Il tartaro è costituito da depositi minerali che aderiscono saldamente alla superficie dei denti e si forma in seguito a calcificazione della placca batterica.
Dopo ogni pasto, infatti, sulla superficie dentale si deposita un sottile biofilm (la placca batterica, appunto) formato da residui di cibo e dai batteri che di essi si nutrono. Tali depositi possono essere rimossi efficacemente con l’utilizzo dello spazzolino ma, se non vengono eliminati entro 12-18 ore, tendono a cristallizzarsi in seguito alla combinazione con sali di calcio e fosfati contenuti all’interno della saliva.
Si formano così i depositi di tartaro, che aderiscono tenacemente al dente e non sono pertanto eliminabili con la semplice igiene orale quotidiana.
Spesso i depositi più voluminosi si localizzano in prossimità delle ghiandole salivari: questo dimostra il ruolo determinante della composizione chimica e del pH salivare nel processo, spiegando perché alcuni individui sono più predisposti di altri alla formazione di tartaro e carie.
+ Dove si localizzano i depositi di tartaro e a quali disturbi si associano?
Il tartaro tende ad accumularsi non solo sulla superficie dei denti ma anche al di sotto della gengiva, formando dei depositi
- sopragengivali: incrostazioni biancastre o giallastre che ricoprono la superficie del dente e l’orlo gengivale
- sottogengivali: incrostazioni di colore nerastro, depositate al di sotto della gengiva ed evidenziabili solo tramite radiografia.
Quando il processo si estende al di sotto della gengiva, i residui batterici determinano un’infiammazione della mucosa (gengivite) che si gonfia e si scolla progressivamente dal dente, fino a formare una vera e propria tasca all’interno della quale i batteri possono proliferare indisturbati, danneggiando la struttura di sostegno del dente fino a determinare la comparsa di complicanze serie come la parodontite.
In fase iniziale questo processo si manifesta con sanguinamento gengivale e sintomi lievi, ma con il passare del tempo possono comparire dolore ed aumento progressivo della mobilità dentale (fino, nei casi più gravi, alla caduta del dente e alla disseminazione sistemica del processo infettivo).
Inoltre, l’accumulo di placca batterica è la principale causa di carie.
Alcuni batteri, infatti, a contatto con la saliva producono degli acidi che esercitano un’azione corrosiva sullo smalto sottostante. Inizialmente il processo cariogeno è asintomatico, ma la progressione in profondità dei batteri determina dapprima la comparsa di sensibilità dentale al caldo e al freddo (dovuta all’esposizione della dentina) e, se la carie non viene curata tempestivamente, la comparsa di dolore acuto (quando viene interessata la polpa dentale).
Inutile dire che anche in questo caso la diagnosi precoce è fondamentale: se, infatti, il trattamento di una carie nelle sue fasi iniziali prevede un’attività semplice come l’otturazione, una carie trascurata porterà alla devitalizzazione del dente.
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+ Come evitare la formazione del tartaro?
La prevenzione in questo caso è un fattore determinante, non solo per evitare spiacevoli inestetismi, ma soprattutto per prevenire la comparsa di disturbi seri, che possono essere la diretta conseguenza della presenza di depositi trascurati.
Un ruolo importantissimo è giocato dall’igiene orale quotidiana, il primo strumento di difesa nei confronti dell’accumulo di placca batterica. Quindi, se vuoi prevenire la comparsa del tartaro ricordati sempre di:
- spazzolare regolarmente i denti dopo ogni pasto utilizzando dentifricio al fluoro. Lo spazzolino deve essere cambiato regolarmente, in media ogni 3 mesi
- utilizzare il filo interdentale (o gli scovolini interdentali se lo spazio tra un dente e l’altro è ampio) almeno 1 volta al giorno per rimuovere placca e residui alimentari tra i denti
- risciacquare il cavo orale utilizzando un collutorio (per prevenire la comparsa della placca batterica e ridurre il rischio di gengivite)
Poiché i depositi di tartaro non sono eliminabili con lo spazzolamento, è molto importante sottoporsi a sedute periodiche di igiene dentale professionale. La frequenza dei controlli varia da individuo a individuo, ma in generale è utile fissare una seduta ogni 6 mesi.
Prenditi cura del tuo sorriso ogni giorno, anche quando sei in vacanza, e non dimenticarti di programmare i controlli periodici dal tuo dentista di fiducia: tenere sotto controllo i tuoi denti fa bene al tuo umore, alla tua salute e al tuo sorriso!
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