
Insufficienza renale cronica e patologie del cavo orale
Salute del cavo orale e salute in generale sono due fattori strettamente correlati tra loro. Infatti, così come la presenza di patologie della bocca non adeguatamente trattate può determinare l’insorgere di complicanze a livello sistemico, la presenza di patologie di altri organi o apparati può manifestarsi con disturbi e alterazioni dei denti e della mucosa orale.
- La funzione dei reni
- Insufficienza renale cronica: definizione e cause
- Patologie del cavo orale nei pazienti con insufficienza renale cronica
- Evoluzione e trattamento dell’insufficienza renale cronica
- Insufficienza renale cronica e malattie del cavo orale: controlli pre e post-trapianto
- Insufficienza renale cronica e malattie del cavo orale: alterazioni conseguenti al trattamento con immunosoppressori
1. La funzione dei reni
I reni sono organi complessi e con molteplici funzioni:
- Regolazione del volume di liquidi corporei e dell’equilibrio idrico ed elettrolitico.
- Controllo del pH del sangue.
- Controllo della pressione sanguigna.
- Eliminazione dei prodotti metabolici di scarto.
- Regolazione della produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo.
Proprio in virtù del loro ruolo nel mantenimento dell’omeostasi dell’organismo, le patologie che colpiscono i reni hanno un riflesso sulla salute generale dell’organismo e sulla salute dei diversi organi e apparati.
2. Insufficienza renale cronica: definizione e cause
L’insufficienza renale cronica è una patologia piuttosto rilevante dal punto di vista epidemiologico (colpisce infatti il 7% della popolazione italiana), caratterizzata da una progressiva compromissione della funzionalità renale. La patogenesi dell’insufficienza renale cronica è legata a un danno alla struttura del rene che può essere una conseguenza
- di patologie locali (come ad esempio le glomerulonefriti),
- di patologie sistemiche (ipertensione arteriosa, diabete mellito).
Spesso le fasi iniziali di questa patologia trascorrono in maniera del tutto asintomatica e i sintomi si manifestano tardivamente, come conseguenza di una grave compromissione dell’attività di filtro del rene.
3. Insufficienza renale cronica e patologie del cavo orale
Quasi il 90% dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica manifesta, nel corso della malattia, una patologia del cavo orale.
I disturbi della salute della bocca e dei denti in questi pazienti possono insorgere sia in seguito alle modificazioni dei tessuti che si verificano con il progredire della malattia, sia come conseguenza dei trattamenti che ne rallentano il decorso.
I principali disturbi del cavo orale legati all’insufficienza renale cronica (e al suo trattamento farmacologico), sono rappresentati da:
Alterazioni delle mucose
- Afte e ulcerazioni
- Stomatite uremica
- Sindrome della bocca urente
- Glossite e cheilite
Alterazioni dei tessuti parodontali
- Gengiviti e aumentata frequenza di malattia parodontale
- Iperplasia gengivale nei soggetti predisposti
Alterazioni della normale secrezione salivare
- Scialoadenite cronica
- Xerostomia
- Alterazioni della funzione e della composizione della saliva (con ridotta capacità tampone e aumento dei batteri)
Aumentato rischio di infezioni del cavo orale
Alterazioni a carico dei denti
- Decalcificazione dello smalto, aumento di placca e tartaro e maggiore incidenza di carie
- Ipoplasia dello smalto e ritardata eruzione dei denti nei bambini
- Calcificazione della polpa dentale
Alterazioni ossee e articolari
- Riduzione dello spessore osseo con aumentato rischio di di frattura
- Calcificazione dell’articolazione temporo-mandibolare
Aumentato rischio di neoplasie del cavo orale
Insufficienza renale cronica? Prenditi cura anche della tua salute orale!

4. Evoluzione e trattamento dell’insufficienza renale cronica
L’insufficienza renale cronica, in fase avanzata, determina un accumulo di fluidi e prodotti di scarto nell’organismo, a causa del quale si rende fondamentale il ricorso alla dialisi e, ove possibile, al trapianto renale.
Il trapianto renale, nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica, consente di migliorare sensibilmente la qualità di vita. La procedura, tuttavia, è gravata dal rischio di rigetto: per questa ragione i pazienti trapiantati assumono farmaci immunosoppressori che possono aumentare il rischio di molte patologie, comprese quelle del cavo orale.
5. Insufficienza renale cronica e malattie del cavo orale: controlli pre e post-trapianto
Prima del trapianto d’organo i pazienti devono sottoporsi a un controllo odontoiatrico al fine di individuare e bonificare preventivamente eventuali focolai infettivi all’interno del cavo orale e ripristinare prima dell’intervento un’igiene orale ottimale per ridurre al minimo il rischio di rigetto da complicanze infettive che si possono originare da focolai odontogeni.
La valutazione e risoluzione di patologie infettive a carico del cavo orale è una condizione indispensabile per potersi sottoporre a un trapianto.
I pazienti vengono quindi sottoposti a:
- Sedute di igiene orale professionale.
- Eventuali cure parodontali.
- Trattamento conservativo delle carie ed estrazione (in caso di patologia cariosa particolarmente grave o parodontite grave).
- Trattamento dei denti del giudizio non completamente erotti.
- Valutazioni relative a mantenimento e/o rimozione di protesi fisse e mobili, al fine di mantenere il più possibile una corretta igiene orale dopo il trapianto.
6. Insufficienza renale cronica e malattie del cavo orale: alterazioni conseguenti al trattamento con immunosoppressori
L’assunzione di farmaci immunosoppressori dopo il trapianto può associarsi alla comparsa di iperplasia gengivale progressiva, con formazione di tasche parodontali cui conseguono:
- Aumento della formazione di tartaro e incremento del rischio di carie.
- Alitosi.
- Eccessiva mobilità degli elementi dentari.
- Peggioramento dell’estetica del sorriso.
- Incremento della carica batterica all’interno della bocca, con conseguente rischio di disseminazione del processo infettivo a livello sistemico (e il rischio di rigetto del rene trapiantato).
Inoltre, l’assunzione di farmaci immunosoppressori si associa a un aumentato rischio di complicanze infettive a livello del cavo orale, in particolare infezioni virali (herpes labiale e intra orale) e candidosi.
Poiché il dosaggio dei farmaci immunosoppressori è maggiore nel periodo immediatamente successivo al trapianto, in questa fase il paziente è maggiormente esposto a potenziali fenomeni infettivi. Per questa ragione nei primi tre mesi dopo l’intervento il paziente dovrebbe evitare di sottoporsi (salvo in caso di emergenza) a qualsiasi cura odontoiatrica.
L’igiene orale dopo un trapianto è importantissima: la placca, infatti, può agire da serbatoio per i farmaci immunosoppressori e quindi potenziarne l’azione a livello locale.
Per questo è fondamentale evitarne l’accumulo sia durante l’igiene orale quotidiana, sia con sedute periodiche di igiene orale professionale.
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