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Donna che soffre di diabete e malattia parodontale

Comprendere il Collegamento tra Diabete e Malattia Parodontale

Nell’ambito della medicina, la correlazione tra diverse malattie riveste un ruolo fondamentale per una diagnosi accurata e una terapia efficace.

Il diabete e la malattia parodontale sono condizioni molto comuni a livello globale, ma non tutti sono a conoscenza della loro reciproca interazione e delle loro implicazioni sulla salute generale.

In breve

  • Il diabete e la malattia parodontale sono due condizioni che interagiscono reciprocamente. La malattia parodontale è più comune e più grave nei pazienti con diabete.
  • Circa 460 milioni di persone soffrono di diabete nel mondo, e circa la metà degli adulti presenta qualche forma di malattia parodontale.
  • Il diabete influisce sulla salute orale alterando la risposta immunitaria, promuovendo l’infiammazione e influenzando la salute dei vasi sanguigni. La malattia parodontale è causata principalmente da batteri che si accumulano nella placca dentale.
  • I sintomi della malattia parodontale nei diabetici includono gengive rosse, gonfie e sanguinanti, alitosi persistente, recessione gengivale, mobilità dei denti e, in casi gravi, perdita dei denti.
  • La diagnosi è basata su un esame clinico, una valutazione della profondità delle tasche parodontali e radiografie dentali.
  • Il trattamento mira a controllare l’infezione e può includere un miglioramento dell’igiene orale, pulizie professionali, il curettage gengivale e, nei casi più gravi, la chirurgia parodontale.
  • Se non trattata, la malattia parodontale può portare a una perdita progressiva dei denti e può peggiorare il controllo glicemico nei diabetici.
  • Il controllo glicemico e una buona igiene orale sono fondamentali per prevenire e gestire la malattia parodontale nei pazienti diabetici.
  • L’igiene orale a casa, una dieta sana, smettere di fumare e visite regolari dal dentista possono aiutare a prevenire la malattia parodontale.

Epidemiologia del Diabete e della Malattia Parodontale

Si stima che, a livello mondiale, oltre 460 milioni di persone siano affette da diabete, una malattia metabolica cronica che influisce sulla capacità dell’organismo di utilizzare o produrre insulina, un ormone fondamentale per la regolazione dei livelli di zucchero nel sangue.

Allo stesso tempo, circa la metà della popolazione adulta soffre di qualche forma di malattia parodontale, termine che include una serie di alterazioni infiammatorie che colpiscono i tessuti che circondano e sostengono i denti. 

Queste condizioni variano dalla gengivite (una forma lieve di infiammazione che interessa solo le gengive), alla parodontite (condizione più grave che può portare alla perdita dei denti se non trattata adeguatamente).

Diabete e malattia parodontale, nonostante le differenze eziopatogenetiche e cliniche, sono reciprocamente connesse. Gli studi scientifici, infatti, dimostrano che le persone con diabete hanno una maggiore suscettibilità alla malattia parodontale rispetto alla popolazione generale. Questo collegamento può essere attribuito a diversi fattori, tra cui l’effetto del diabete sull’infiammazione sistemica e la risposta immunitaria dell’organismo, che può aumentare la vulnerabilità alle infezioni, compresi i batteri che causano la malattia parodontale.

Inoltre, il diabete può influire sulla gravità della malattia parodontale e sulla risposta al trattamento, ragione per cui l‘attenzione costante, sia al diabete che alla salute orale, è fondamentale per gestire efficacemente entrambe le patologie.

Eziologia e patogenesi della correlazione tra diabete e malattia parodontale

Il diabete è una malattia metabolica che si manifesta quando l’organismo non è in grado di regolare adeguatamente i livelli di glucosio nel sangue. Questo malfunzionamento può derivare da due principali alterazioni: 

  • Una produzione insufficiente di insulina, come avviene nel diabete di tipo 1.
  • Un’alterata resistenza all’insulina, tipica del diabete di tipo 2.

Nel primo caso, il pancreas non produce abbastanza insulina, l’ormone che regola il livello di glucosio nel sangue. Nel secondo caso, invece, l’organismo non risponde adeguatamente all’insulina che produce, causando un accumulo di glucosio nel sangue.

Questo eccesso di glucosio nel sangue, o iperglicemia, può provocare una serie di danni a lungo termine, compresa la disfunzione di vari organi e tessuti. Inoltre, l’iperglicemia può compromettere la risposta immunitaria dell’organismo, rendendo le persone con diabete più suscettibili a diverse tipologie di infezioni.

La malattia parodontale è una condizione infiammatoria cronica che colpisce i tessuti che circondano e sostengono i denti, ossia il parodonto. La causa principale della malattia parodontale è l’accumulo di placca batterica sui denti e sulle gengive; la placca è una sostanza viscosa e incolore composta da batteri e residui di cibo che, se non rimossa adeguatamente attraverso l’igiene orale, può indurirsi e trasformarsi in tartaro.

I batteri presenti nella placca e nel tartaro producono sostanze che, se non contrastate efficacemente dal sistema immunitario dell’ospite, possono innescare una reazione infiammatoria nel parodonto. Questa infiammazione può a sua volta portare alla distruzione dei tessuti parodontali e, in caso di malattia parodontale avanzata, alla perdita dei denti.

Da un punto di vista patogenetico, il diabete e la malattia parodontale sembrano interagire in un modo che può peggiorare entrambe le condizioni.

  • L’iperglicemia causata dal diabete può compromettere la risposta immunitaria alle infezioni, rendendo le persone con diabete più suscettibili alla malattia parodontale. 
  • Allo stesso tempo, l’infiammazione cronica che caratterizza la malattia parodontale può contribuire a un peggioramento del controllo glicemico nei pazienti diabetici, creando un circolo vizioso che può esacerbare entrambe le malattie se non adeguatamente gestito.

Quadro Clinico

In un individuo in salute, le gengive presentano una consistenza compatta, un colore rosa pallido e sono strettamente adese ai denti, formando una sorta di sigillo protettivo contro i batteri. Inoltre, in condizioni normali, le gengive non sanguinano e non provocano dolore durante la normale igiene orale.

In caso di diabete, la normale funzione delle cellule del sistema immunitario può essere compromessa, con implicazioni anche sulla salute orale.

Quando il sistema immunitario funziona correttamente, le cellule immunitarie sono in grado di rispondere efficacemente alle minacce, come ad esempio i batteri presenti nella bocca. Tuttavia, in presenza di diabete, l’efficacia di questo sistema può essere compromessa, rendendo più difficile per l’organismo contrastare le infezioni. Questo può portare a un’infiammazione gengivale più pronunciata, che è uno dei primi segnali di malattia parodontale.

Comprendere il Collegamento tra Diabete e Malattia Parodontale
Comprendere il Collegamento tra Diabete e Malattia Parodontale

Le gengive possono diventare rosse, gonfie e tendere a sanguinare facilmente durante il normale spazzolamento o l’uso del filo interdentale. Questo sanguinamento può essere più intenso e più frequente rispetto a quello che si verifica nel soggetto non diabetico.

Inoltre, in caso di diabete, la progressione della malattia parodontale può essere più rapida, portando a una perdita ossea e, in ultima analisi, alla perdita dei denti in tempi più brevi se non efficacemente contrastata.

Per queste ragioni, tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue e prestare particolare attenzione alla salute orale è fondamentale per prevenire o limitare lo sviluppo e la progressione della malattia parodontale.

Diagnosi

In caso di diabete, è importante sottoporsi a visite periodiche di controllo, per identificare precocemente la presenza di una patologia del parodonto:

  • Un esame clinico dettagliato permette di valutare la presenza l’entità dell’infiammazione gengivale, la perdita di aderenza delle gengive ai denti, la presenza di tasche parodontali e la mobilità dentale.
  • La raccolta di una dettagliata anamnesi medica e odontoiatrica aiuta a identificare la presenza di diabete e altre condizioni mediche associate, che possono influenzare la salute orale.
  • L’esecuzione di radiografie dentali consente di valutare la perdita di osso alveolare (fondamentale perché, in caso di malattia parodontale avanzata, si verifica una perdita ossea che si traduce nella compromissione del supporto dei denti, con conseguente ipermobilità).

Diabete e malattia parodontale: quale terapia?

La terapia per la malattia parodontale in un paziente diabetico include una combinazione di trattamenti odontoiatrici e un adeguato controllo della glicemia.

Igiene orale domiciliare puntuale e attenta

  • Mantenere un’adeguata igiene orale è fondamentale per prevenire la malattia parodontale, specialmente per i pazienti con diabete, che sono a rischio maggiore:
  1. Spazzolamento dei denti: è importante spazzolare i denti almeno due volte al giorno utilizzando uno spazzolino morbido e un dentifricio al fluoro. Si consiglia di spazzolare i denti per almeno due minuti, prestando particolare attenzione al margine gengivale, dove si accumula la placca.
  2. Uso del filo interdentale: il filo dovrebbe essere utilizzato almeno una volta al giorno per rimuovere la placca e i residui di cibo che si accumulano tra i denti, dove lo spazzolino non riesce ad arrivare.
  3. Sciacqui con collutorio antibatterico: uno sciacquo orale antibatterico può aiutare a ridurre i batteri nella bocca. Tuttavia, non dovrebbe mai sostituire lo spazzolamento e l’uso del filo interdentale.

Igiene orale professionale periodica eseguita da un igienista dentale o da un dentista, ove necessario con curettage gengivale.

  • Il curettage gengivale, noto anche come raschiamento e levigatura radicolare, è una procedura dentistica non chirurgica utilizzata per trattare la malattia parodontale. Questa procedura viene eseguita per rimuovere la placca e il tartaro che si sono accumulati sotto la linea gengivale, nell’area chiamata tasca parodontale.
  • Durante la procedura, il dentista o l’igienista dentale utilizzerà uno strumento chiamato curette per rimuovere delicatamente la placca e il tartaro dalla superficie del dente e sotto la gengiva. La superficie del dente viene poi levigata per eliminare qualsiasi residuo rugoso che potrebbe favorire l’accumulo di nuovi batteri. Questo aiuta a ridurre l’infiammazione e a promuovere la guarigione dei tessuti parodontali.
  • Il curettage gengivale può essere eseguito in diverse sedute, a seconda della gravità della malattia parodontale. Generalmente, la procedura viene eseguita sotto anestesia locale per minimizzare il disagio del paziente.

Uso di antibiotici specifici.

Su indicazione del dentista, per controllare la crescita dei batteri che causano la malattia parodontale.

Chirurgia parodontale

  • Quando la malattia parodontale si aggrava, possono formarsi delle “tasche” profonde intorno ai denti a causa dell’allontanamento della gengiva e del tessuto di sostegno. Queste tasche possono diventare luoghi di raccolta per i batteri, peggiorando l’infiammazione e la perdita ossea. Allo stesso modo, possono formarsi gravi recessioni gengivali, esponendo la radice del dente, che è più sensibile alla carie e all’abrasione.
  • La chirurgia parodontale comprende un insieme di procedure finalizzate a trattare la malattia parodontale in stadio avanzato, quando metodi di trattamento non chirurgici come il curettage gengivale non sono sufficienti.

Mantenimento di un buon controllo glicemico

  • Un buon controllo dei livelli di glucosio nel sangue può aiutare a ridurre il rischio di malattia parodontale. Inoltre, il trattamento della malattia parodontale può aiutare a migliorare il controllo glicemico.

Diabete e malattia parodontale: le domande più frequenti dei pazienti

Cos’è la malattia parodontale?

La malattia parodontale è un’infiammazione cronica dei tessuti che circondano e supportano i denti, spesso causata da batteri specifici presenti nella placca dentale. Se non trattata, può portare alla perdita dei denti.

Quali sono i sintomi della malattia parodontale?

I sintomi possono includere gengive rosse, gonfie e sanguinanti, alitosi persistente, recessione gengivale, mobilità dei denti e, nei casi più gravi, perdita dei denti.

Quali sono i fattori di rischio per la malattia parodontale?

I principali fattori di rischio includono una scarsa igiene orale, il fumo, l’età avanzata, la genetica, determinate condizioni mediche come il diabete, e certi farmaci.

Come viene diagnosticata la malattia parodontale?

La diagnosi di malattia parodontale è basata su un esame orale che comprende la misurazione della profondità delle tasche parodontali, la valutazione della quantità e dell’estensione della placca e del tartaro, e radiografie dentali per valutare la perdita ossea.

Cosa succede se la malattia parodontale non viene trattata?

Se non trattata, la malattia parodontale può portare a una perdita progressiva dei denti. Inoltre, può peggiorare il controllo glicemico nei diabetici e contribuire ad altre complicanze di salute.

La malattia parodontale può causare il diabete?

Non ci sono prove che la malattia parodontale possa causare il diabete. Tuttavia, può peggiorare il controllo della glicemia nelle persone con diabete, e le persone con diabete non controllato sono più suscettibili a sviluppare la malattia parodontale.

Come posso prevenire la malattia parodontale se ho il diabete?

La prevenzione della malattia parodontale implica un’igiene orale ottimale, composta da:
– Spazzolatura dei denti almeno due volte al giorno.
– Uso del filo interdentale almeno una volta al giorno.
– Visite regolari dal dentista e pulizie professionali.
– Controllo ottimale dei livelli di glucosio nel sangue.

Il trattamento della malattia parodontale può aiutare nel controllo del diabete?

Sì, diversi studi hanno dimostrato che il trattamento della malattia parodontale può contribuire a migliorare il controllo della glicemia nelle persone con diabete.

Quali sono i tipi principali di diabete?

I tipi principali di diabete sono il diabete di tipo 1, di tipo 2 e il diabete gestazionale. Il diabete di tipo 1 è solitamente diagnosticato in età giovane e richiede iniezioni di insulina. Il diabete di tipo 2 si sviluppa più frequentemente negli adulti ed è spesso legato a fattori di stile di vita. Il diabete gestazionale si verifica durante la gravidanza.

Quali sono i sintomi del diabete?

I sintomi comuni del diabete includono sete eccessiva, aumento della frequenza urinaria, stanchezza, perdita di peso non spiegata, visione offuscata, e guarigione lenta delle ferite.

Come viene diagnosticato il diabete?

Il diabete viene diagnosticato attraverso test del sangue che misurano i livelli di glucosio nel sangue. Questi possono includere il test della glicemia a digiuno, il test della tolleranza al glucosio orale e l’ emoglobina glicata (HbA1c).

Come viene trattato il diabete?

Il trattamento del diabete richiede un approccio multifattoriale che include modifiche alla dieta, esercizio fisico, monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue, e, se necessario, farmaci per ridurre i livelli di glucosio nel sangue, come l’insulina.

Quali sono le complicanze del diabete?

Le complicanze del diabete possono includere malattie cardiovascolari, danni ai nervi (neuropatia), danni ai reni (nefropatia), danni agli occhi (retinopatia), e malattia parodontale.

Come può essere prevenuto il diabete?

Mentre il diabete di tipo 1 non può essere prevenuto, il rischio di diabete di tipo 2 può essere ridotto mantenendo un peso sano, facendo regolare esercizio fisico, seguendo una dieta equilibrata e sana ed evitando il fumo.

C’è una cura per il diabete?

Allo stato attuale, non esiste una cura per il diabete. Tuttavia, con un buon controllo dei livelli di glucosio nel sangue, è possibile gestire il diabete e prevenire o ritardare le complicanze.


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