
Canino incluso: cause, esami e trattamento
Quando un canino non erompe entro il periodo fisiologico di crescita, si parla di canino incluso, una situazione che spesso richiede una gestione complessa e multidisciplinare.
Dal punto di vista epidemiologico l’inclusione dei canini è una situazione tutt’altro che infrequente e può interessare dall’1% al 5% della popolazione, con una prevalenza all’incirca doppia nel sesso femminile.
Nella maggior parte dei casi l’inclusione colpisce un solo canino, mentre la percentuale di soggetti che presentano i canini inclusi bilateralmente è inferiore al 10%.
L’inclusione è molto più frequente nel caso del canino mascellare superiore e più spesso l’inclusione è palatale.
Canino incluso: le cause
La causa dell’inclusione di uno o più canini può essere legata a una predisposizione genetica (molti pazienti con canini inclusi hanno, infatti, uno o più familiari con lo stesso problema) o a un malposizionamento dell’incisivo laterale (la cui radice guida la fuoriuscita del canino permanente).
Altri fattori possono poi entrare in causa nella mancata discesa del canino definitivo, in particolare:
- Importanti condizioni sistemiche: difetti ormonali della crescita, trattamenti radianti in età precoce e patologie febbrili severe e protratte nel tempo.
- Affollamento dentale.
- Patologie locali occupanti spazio, come ad esempio cisti o tumori.
Gli aspetti clinici dei canini inclusi
Di solito i canini definitivi erompono tra gli 11e i 12 anni (generalmente con precocità maggiore nel sesso femminile). Se l’eruzione non avviene entro qualche mese, è legittimo porre il dubbio di canini inclusi e può essere utile effettuare una visita ortodontica.
La diagnosi di canino incluso è piuttosto semplice: all’esame obiettivo effettuato durante una visita dentistica di controllo, infatti, il dentista rileverà una delle seguenti condizioni:
- Presenza di edentulia oltre il limite fisiologico di eruzione del dente.
- Persistenza del dente deciduo e mancata eruzione del canino permanente.
- Presenza della bozza canina (la voluminosa radice del canino) in una sede ectopica o sua completa assenza.
L’identificazione di una di queste condizioni richiede l’esecuzione di un controllo radiografico al fine di confermare la diagnosi di canino incluso.
Prenota una visita per prenderti cura della tua salute orale!

Canini inclusi: cosa fare
Lo studio radiologico dei canini inclusi comprende due tipologie di esami:
- Rx panoramica: permette di valutare presenza, forma e posizione del canino incluso, dando una prima indicazione sulla tipologia di intervento più opportuno e sulla eventuale compromissione dei denti circostanti.
- TAC Cone beam: dà indicazioni sulla posizione e sull’orientamento del canino e sullo spazio a disposizione per la discesa del dente.
Lo studio radiologico, anche tridimensionale, è fondamentale per localizzare con certezza il canino incluso e porre, quindi, una corretta indicazione del trattamento.
Canino incluso: soluzioni se il bambino ha i denti da latte
Quando la mancata eruzione del canino viene identificata nei bambini durante la fisiologica fase di crescita ed eruzione dei denti permanenti, spesso è possibile intercettarne l’elemento causale e correggere il problema precocemente.
In questi casi, si interviene a seconda della causa che ha determinato la mancata eruzione del dente:
- Se il canino incluso non ha particolari difetti di allineamento e la mancata eruzione è legata al fatto che la corona del dente è “compressa” tra premolare e incisivo laterale, spesso è sufficiente estrarre il canino da latte per favorirne la discesa.
- Il premolare erompe prima del canino, quindi se, in presenza dei denti decidui, lo spazio fra questi ultimi risulta eccessivamente ristretto, l’estrazione di canino e primo molare da latte favorisce la fuoriuscita del premolare e, di conseguenza, accresce lo spazio a disposizione del canino definitivo per la discesa.
- Se lo spazio tra molare da latte e incisivo laterale è eccessivamente ristretto, può rendersi necessario un trattamento ortodontico con allineatori, al fine di creare lo spazio necessario alla discesa. Qualora anche questo trattamento non fosse sufficiente, è possibile combinarlo con l’estrazione del canino e/o del molare da latte.
Trattamento canini inclusi con denti permanenti
Quando invece il canino incluso viene identificato dopo l’eruzione di tutti i denti permanenti, il trattamento è subordinato alla causa determinante.
- Se la causa della mancata eruzione è l’assenza di spazio, il trattamento consiste nell’allargamento delle basi ossee con allineatori e successiva estrazione del canino da latte. In questi casi l’eruzione del canino incluso avviene spontaneamente nell’arco dei mesi successivi.
- Nel caso in cui lo studio radiologico tridimensionale evidenziasse sia una mancanza di spazio che un mal posizionamento del canino incluso in direzione del palato, il trattamento di elezione consiste nell’ esposizione del canino mediante un’incisione della gengiva sul versante palatale. Alla corona del dente viene, inoltre, applicato un attacco ortodontico. Spesso questo, mantenendo la gengiva aperta nei mesi successivi con una medicazione, è sufficiente a far scendere in modo spontaneo il dente incluso. Tuttavia, nei casi in cui questa non avvenga, è possibile stimolarla trazionando il dente con un apparecchio ortodontico che si aggancia all’attacco posizionato.
- Quando, invece, la carenza di spazio si associa a un malposizionamento in direzione del labbro, è preferibile optare per un intervento a cielo chiuso per evitare danni permanenti alla mucosa gengivale, che sul versante esterno è particolarmente delicata. In questi casi si posiziona un apparecchio ortodontico e la corona del canino viene esposta e ancorata ad una catenella. La lenta trazione di quest’ultima permette una fuoriuscita spontanea del canino nei mesi successivi.
Contattaci e prenota una visita
Prenota subito una visita presso il nostro studio!
Per altri consigli, continua a seguirci anche sulle nostre Pagine Facebook e Instagram
Ti potrebbe anche interessare: